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Prende il nome dal vescovo mons. Maffeo Ducoli, che in prima persona volle e si impegnò per la realizzazione del Centro. Grazie alla sua architettura peculiare è sicuramente la sala più bella e particolare del complesso: prima della ristrutturazione era infatti il fienile dei signori Cumano. La sala Ducoli ha una capienza di 80 posti a sedere e dispone di impianto audio e video, connessione internet via cavo o Wi/Fi e di impianto di ventilazione in estate. La conformazione della sala può essere a platea, cerchio o ferro di cavallo. Adiacente alla Sala Ducoli vi sono le due più piccole Sale Giovanni Paolo II.

 


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