In memoria del prof. Aldo Toffoli

Pubblicato giorno 18 Novembre 2020 - In home page, NEWS

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È morto il 25 novembre, alla bell’età di 89 anni, il prof. Aldo Toffoli. Fine insegnante di lettere classiche, era stato presidente diocesano di Azione Cattolica e sindaco di Vittorio Veneto ai tempi dell’episcopato di mons. Luciani. Fu quest’ultimo a benedire le nozze di Aldo e Stefania Prati nella cripta della cattedrale cenedese, il 18 agosto 1962. In quell’occasione Luciani disse: «Quale altra maniera avrei io avuto a disposizione per testimoniare a questi cari sposi la mia riconoscenza per il bene che hanno fatto, sia nelle cariche che hanno tenuto, massime nell’Azione Cattolica diocesana, sia anche per l’opera veramente pregiata e intelligente che hanno svolto?», ossia la collaborazione negli istituti di formazione della diocesi.

Fu il sindaco Toffoli a ottenere il conferimento della cittadinanza onoraria per mons. Luciani, nominato Patriarca di Venezia, come riconoscimento «per le nobilissime doti di umiltà, carità e sapienza che per oltre un decennio ha largamente profuso nel governo spirituale della Città e della Diocesi». Disse in quell’occasione: «Quando, sabato scorso, ho comunicato a mons. Luciani che era intenzione del Consiglio comunale conferirgli la cittadinanza onoraria della Citta, egli ha accolto la notizia con una espressione di grato stupore. “Ma perché?” – egli mi ha detto – “Perché avete pensato a una cosa simile? Che cosa ho fatto per meritarmelo? Vi confesso che sono rimasto anch’io, a mia volta, un po’ stupito e interdetto. Ma poi mi è venuta la risposta. “Ecco – ho detto – è anche per queste sue parole, per lo spirito che esse esprimono, per la personalità che rivelano”».

Anche se personalmente ho conosciuto appena il prof. Toffoli, la notizia della sua morte mi lascia un senso di amarezza. Gli sono grato per l’aiuto offertomi nelle numerose trasferte oltre il Fadalto, a cercare lumi su alcuni passaggi dell’episcopato vittoriese di mons. Luciani: sapevo di poter bussare alla sua porta, dove trovavo immancabilmente anche don Paolino Carrer, segretario di Luciani dall’agosto 1961 al luglio 1963. Con l’acribia del consumato insegnante, corresse riga per riga le tante pagine, intrise di note, dei capitoli dedicati agli anni vittoriesi.

Di lui mi resta soprattutto il ricordo di una battuta pronunciata “inter pocula”: «Sappia…» – faceva parte di una generazione che dava del Lei – «sappia che l’elezione di papa Francesco è segno che la Chiesa è veramente guidata dallo Spirito Santo». Mi colpì per l’assertività della sentenza, ma anche perché era pronunciata da un ultraottuagenario, così giovane nel cuore. Riposi in pace.

Davide Fiocco

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