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Domenica scorsa, 21 maggio, la Chiesa ha celebrato la 57a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Per l’occasione papa Francesco ha diffuso da tempo, come da tradizione, un Messaggio che quest’anno aveva questo titolo: «Parlare con il cuore. Secondo verità nella carità (Ef 4,1-5)». È una significativa riflessione sui meccanismi del linguaggio, da quello mediatico a quello della conversazione quotidiana: «Tutti siamo chiamati a cercare e a dire la verità e a farlo con carità. Noi cristiani, in particolare, siamo continuamente esortati a custodire la lingua dal male».
Per l’occasione due parrocchie della città di Trento, su iniziativa del consiglio pastorale, hanno voluto legare l’appello di papa Francesco alla testimonianza del beato Giovanni Paolo I. Per l’occasione hanno invitato don Davide Fiocco, incaricato della diocesi di Belluno-Feltre per seguire la causa di canonizzazione del nostro “don Albino”. Non è stato difficile per lui collegare l’istanza del Papa allo stile omiletico del nuovo Beato, che non ha mai fatto mistero dei suoi trascorsi da giornalista, che da giovane seminarista apprese dal parroco l’obbligo di rendersi sempre comprensibile nei suoi interventi.
L’incontro si è tenuto venerdì 19 maggio nella chiesa del Sacro Cuore, con l’animazione del Coro Santa Chiara, diretto dal maestro Federico Viola. Con un altro segno bellunese: nel programma era inserito il brano di don Rinaldo Ottone, “L’Atteso”. L’incontro è stato moderato da don Severino Vareschi, parroco e “storico” dell’Arcidiocesi di Trento.
