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Sul finire degli anni Settanta, ciò che restava dell’antica villa dei Cumano, delle sue colonie e della corte venne acquisito dalla diocesi di Belluno, che avviò il progetto di farne un Centro di spiritualità, dedicato a Papa Luciani. Nel 1978 la nostra piccola diocesi, distesa tra le Dolomiti, ebbe l’onore di donare alla Chiesa un Papa, anche se soltanto per poco più di un mese: Albino Luciani, succeduto a Paolo VI nell’agosto del 1978 con il nome di Giovanni Paolo I. A lui venne dedicato il Centro: non un monumento, ma un luogo di formazione, di catechesi, di spiritualità, assecondando l’indole di Luciani, che aveva scelto come progetto di vita l’umiltà e che papa Benedetto XVI definì “impareggiabile catechista”.

I lavori di ristrutturazione degli immobili iniziarono nel 1979. Al 14 giugno 1982 il cronista annota la prima attività del Centro. Il 22 settembre 1984 l’opera venne ufficialmente inaugurata. Poi il Centro venne ampliato fino al 1988, quando il 16 luglio venne visitato da papa Giovanni Paolo II, che nel capiente teatro all’aperto incontrò un migliaio di giovani bellunesi e sulla verde spianata una folla di quindicimila fedeli.

Oggi tutto il colle dei Cumano è divenuto proprietà del Centro Papa Luciani: un’oasi di verde per chi cerca un momento di tranquillità o di silenzio.

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